IIS Giulio Natta
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Föhn vento caldo come un phon e lo Stau?
Chi vive in provincia di Torino, ai piedi delle montagne, sperimenta frequentemente l’esperienza di un vento caldo e secco che investe la città. Si tratta del Föhn, conseguenza di un riscaldamento adiabatico delle masse di aria che hanno superato la barriera delle Alpi, mentre il versante francese è soggetto allo Stau, vento umido e portatore di precipitazioni.
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Singing in the rain: giochiamo con un’attività “impulsiva”!
Giochiamo un po’ con la pioggia, non schizzandoci con le pozzanghere, ma con occhio scientifico!
Velocità, diametro delle gocce, forza di gravità, resistenza dell’aria, quantità di moto…applichiamo i concetti della dinamica alla pioggia per ragionare sul senso dei numeri.
Sapete quante sono le molecole di acqua contenute in una gocciolina di nebbia? Massa molare, numero di Avogadro, concetto di mole…possiamo rispondere!
La storia del progresso della conoscenza non finirà mai di stupirci ed emozionarci!
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Prova a cantare con quella voce da Paperino…
Che cos’è il suono? Come si propagano le onde sonore? Da cosa dipende la velocità del suono? Cosa accade alla nostra voce se si respira elio?
L’articolo risponde a queste domande e invita a riflettere sull’uso ludico dei gas asfissianti.
Attenti. L’effetto comico di una voce da Paperino deve essere usato con parsimonia!
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Perché serve conoscere il valore di g?
A scuola insegnano che il valore di g serve per calcolare il peso di un corpo di massa m.
Tutto qui?
Scopriamo come la gravimetria, la branca della scienza che si occupa di individuare tutte le anomalie della gravità sul nostro pianeta, abbia scopi molto concreti; ad esempio occuparsi dell’individuazione di giacimenti petroliferi, dello studio tettonico e geodinamico, di quello dei bacini sedimentari, di fare indagini archeologiche, di monitorare il rischio vulcanico e di misurare lo spessore dei ghiacci polari.
Per fare tutto ciò gli scienziati usano i gravimetri, ma in un laboratorio scolastico per determinare il valore di g è sufficiente un pendolo semplice.
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Yo-yo: un piccolo laboratorio di fisica
Quante cose si possono imparare da un giocattolo? Più di quanto si possa pensare! Un piccolo yo-yo è un vero laboratorio di fisica: energia potenziale gravitazionale, energia cinetica di rotazione, attrito, velocità del centro di massa, momento di inerzia.
Sarà interessante avventurarsi tra le leggi dei fenomeni naturali per scoprire un po’ di più su uno strumento di gioco antichissimo (500 a. C.).
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La capillarità dell’acqua II
Si riempie il contenitore di acqua colorata con permanganato di potassio; successivamente si immerge nell’acqua una striscia di carta. Dopo un po’ di tempo, si osserva che la carta si colora come l’acqua.
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Disegno e geometria con Scratch – Lezione 2
Per arrivare a costruire disegni sempre più complessi abbiamo bisogno di capire come si disegnano altre figure geometriche oltre al quadrato. Proviamo a disegnare un triangolo equilatero!
Dopo il triangolo equilatero costruiamo pentagono, esagono, ecc. L’unica premessa è conoscere quanto vale la somma degli angoli interni di un poligono: questa relazione è fondamentale le altre figure regolari, come ad esempio il pentagono.
Infatti, se vogliamo conoscere l’ampiezza dell’angolo interno di un poligono regolare, sfruttando questa formula, è sufficiente dividere la somma degli angoli interni per il numero dei lati, visto che un poligono regolare ha tutti gli angoli uguali. -
Basterà il litio? Chiedilo alla tavola periodica
90 elementi chimici e la loro disponibilità relativa sulla Terra. Ci basteranno?
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Come si aggiunge un elemento alla tavola periodica?
La necessità di classificare gli elementi naturali ha preceduto di molto la chimica come noi la conosciamo. La concezione degli elementi “classici” (terra, acqua, fuoco, aria) viene dall’antichità, e fu poi ampliata dagli alchimisti. Ma man mano che la chimica maturava dall’alchimia diventando scienza sperimentale, questa necessità diventò sempre più fondamentale. Diversi studiosi, tra il XVIII e il XIX secolo, cercarono di mappare gli elementi chimici che ci circondano in maniera razionale. Eppure solo uno è ricordato come il papà della tavola periodica: Dmitri Mendeleev.
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Osservare un tramonto. Che cos’è il raggio verde?
Alzi la mano chi di noi si è incantato di fronte ad un bel tramonto o ad una nuova alba? E chi è riuscito a vedere il raggio verde?
Forse pochi sono riusciti ad osservare una sottile striatura luminosa, colorata di un verde brillante.
I colori che assume il cielo sono il risultato di un fenomeno di scattering della luce solare, ovvero un fenomeno di diffusione provocato dalle molecole di aria; dobbiamo inoltre ricordare che ciò che percepiamo dipende anche dalla fisiologia del nostro occhio, più sensibile a certe lunghezze d’onda che ad altre.
Scopriamo insieme cosa accade.
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