Scuola secondaria 2°
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Effetto Mpemba: pericolosi disegni di ghiaccio
Conosci l’effetto Mpemba? Si tratta di un fenomeno fisico controintuitivo in cui, secondo alcune osservazioni, certi liquidi caldi solidificano più rapidamente di quelli a temperatura ambiente.
Nell’articolo si racconta la storia della scoperta di questo comportamento bizzarro e le recenti spiegazioni fornite da un team di ricerca spagnolo per spiegare l’effetto Mpemba dell’acqua.
Ancora una volta questo composto fondamentale per la vita ci stupisce.
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Urto frontale tra due auto e luoghi comuni
Le leggi della Meccanica Newtoniana, ancora una volta, aiutano il lettore ad analizzare gli urti.
Urti anelastici, dissipazione di energia rappresentano i concetti necessari per comprendere la dinamica di uno scontro frontale e cancellare dalla mente frequenti luoghi comuni.
Lo spunto per scrivere questo articolo deriva dalle riflessioni dell’Ing. Ivan Macella, esperto di ricostruzione della dinamica degli incidenti stradali.
I due video proposti al fondo dell’articolo rendono più accattivante e semplice la comprensione dell’argomento.
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Un proiettile è più veloce di un aereo a reazione?
Quanto vale la velocità alla volata di un proiettile? La balistica ci aiuta a rispondere a questa domanda. Gli strumenti per misurare questa grandezza fisica si sono evoluti nel tempo; il primo proposto fu il pendolo balistico.
Il suo semplice funzionamento, che si basa sullo studio di un urto completamente anelastico, è un’interessante applicazione delle leggi della dinamica.
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Dal pianeta Krypton di Superman… alle leggi della fisica
Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo dei supereroi e scopriamo alcune caratteristiche del pianeta Krypton.
La legge di gravitazione universale di Newton ci accompagna e ci conduce a ragionare sulla densità, sulle dimensioni del pianeta misterioso e sul suo destino di distruzione.
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Crash test: via agli urti frontali
L’articolo è il completamento di “Urto frontale tra due auto e luoghi comuni”.
Si riportano e commentano i risultati sperimentali dei crash test presentati nel video della puntata del programma televisivo americano “MythBusters”.
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Un viaggio a vela nello spazio profondo
Hai mai viaggiato su una barca a vela? Dal fascino del mare alle meraviglie del cosmo. Scopriamo come la pressione di radiazione delle onde elettromagnetiche possa essere usata con la funzione di propulsore delle vele solari.
L’articolo espone brevemente difficoltà e vantaggi di questa tecnologia, che promette di scrivere nuovi capitoli nella storia dell’esplorazione spaziale.
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Voglia di ghiaccio nel deserto? Si può fare!
Ecco la scoperta del…ghiaccio al caldo!
Raffreddamento radiativo, una tecnica per produrre ghiaccio senza elettricità e in zone dove la temperatura non scende sotto lo zero. Già nell’antichità questo metodo era usato in India e in Iran e, come ben sappiamo, la storia non smette mai di fornire insegnamenti ai posteri.
Da un fenomeno naturale potrebbero arrivare soluzioni per risparmiare energia elettrica e anche per abbassare “la febbre” del nostro pianeta.
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Caspita… è più veloce di quanto sembri!
Questa pagina propone una riflessione sul concetto di velocità.
Confrontando un’esperienza di moto verticale e un movimento su strada, si giunge alla conclusione che l’uomo non abbia ancora interiorizzato l’idea di velocità per i moti che avvengono su piani orizzontali.
Le riflessioni di Toraldo di Francia, grande fisico, filosofo e accademico italiano del secolo scorso, e l’uso di formule cinematiche del moto uniformemente accelerato rendono tutti più consapevoli dell’importanza del rispetto dei limiti di velocità.
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Auto in curva. Non è bello uscire per la tangente!
Che legame esiste tra raggio di curvatura e velocità di un’auto? Perché è importante l’attrito?
Le leggi della dinamica ci aiutano ad osservare, con occhio scientifico, il moto di un veicolo che affronta una curva.
Possiamo così scoprire le importanti connessioni tra la lunghezza del raggio della curva, la velocità dell’auto e le condizioni del manto stradale.
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Föhn vento caldo come un phon e lo Stau?
Chi vive in provincia di Torino, ai piedi delle montagne, sperimenta frequentemente l’esperienza di un vento caldo e secco che investe la città. Si tratta del Föhn, conseguenza di un riscaldamento adiabatico delle masse di aria che hanno superato la barriera delle Alpi, mentre il versante francese è soggetto allo Stau, vento umido e portatore di precipitazioni.
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